La miglior gara di stagione per Maranello sulla pista di casa.

L’atmosfera del GP d’Italia ed il calore dei tifosi in rosso creano un connubio che difficilmente potrebbe essere replicato altrove.  Il Cavallino Rampante, tuttavia, ha dovuto arrendersi alla superiorità dei due alfieri RedBull e di Verstappen in particolare, accontentandosi del quarto podio stagionale (primo per Carlos Sainz) e di una quarta posizione.

Come dimostrato ampiamente sia nelle Prove Libere che in Qualifica, questa Ferrari nasce per lavorare a livelli di carico molto basso – un bel controsenso dato che si parla di monoposto ad effetto suolo – e trova il suo terreno di caccia favorevole in piste dove non ci sono eccessivi cambi di direzione, né particolari sconnessioni; dove, appunto, RedBull si vede costretta ad attutire la propria superiorità.

Va comunque dato merito al pilota spagnolo di aver compiuto una grandiosa difesa nei confronti dell’arrembante Verstappen, facendosi poi sorpassare da quest’ultimo durante il quindicesimo giro.  In questo momento è iniziato il drop di Sainz, il posteriore è andato dopo lo sforzo nel tenere dietro l’olandese, e contemporaneamente ha cominciato a “stoppare” Leclerc, che con aria pulita avrebbe potuto certamente esprimere più ritmo.

A questo punto Ferrari aveva due opzioni: pittare con Sainz, scelta abbastanza ovvia sia per congelare le posizioni di merito che per il degrado, oppure effettuare un undercut con Leclerc.

Dunque, sembrerebbe un po’ ambigua la scelta di fare rientrare anche il pilota monegasco nel giro immediatamente successivo a quello del compagno di garage, avrebbe potuto tenersi dietro Perez per qualche giro dato i grattacapi RedBull nel trovare un punto di sorpasso alla fine dei rettilinei, insomma garantendosi il tempo necessario per consentire a Carlos un out lap adeguato.

Inoltre, si sarebbe evitato il rientro a ridosso di Sainz e di conseguenza un “cattivo” warm-up delle gomme.  Ma, come ribadito, queste sono scelte di un team che era realisticamente consapevole dei propri obiettivi e non voleva giustamente sacrificare uno dei suoi piloti nel Gran Premio di casa.

Altro punto che in molti hanno trovato abbastanza critico è stato il momento della lotta interna Sainz-Leclerc: è vero, in ottica costruttori non può essere visto in maniera positiva; tuttavia, hanno regalato un bello spettacolo ai tifosi della Formula 1.

Personalmente non ritengo eccessiva né la difesa dell’uno, né l’attacco dell’altro: l’ultimo tentativo di sorpasso ha visto un bloccaggio da parte di Charles, dovuto anche al waving in frenata da parte del madrileno.  Alla fine, è solo racing!

Diversa sarà la situazione a Singapore: ci trasferiamo in Asia su un layout del tracciato che, nonostante le modifiche, rimane da alto downforce; lì potrebbe esserci una bella ed accesa lotta a centro gruppo, con Aston Martin e McLaren più a loro agio su questo tipo di circuito.

 

Scritto da Francesca Balestra

Foto: ©HasanBratic

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