Qualifiche 24 Ore di Daytona, svetta la Cadillac #31 con Derani.

Pipo Derani a bordo della Cadillac V-Series.R #31 di Action Express ha conquistato la Pole per la Rolex 24 di Daytona precedendo Sebastien Bourdais sull’altra Cadillac #01 di Chip Ganassi in seconda posizione a nemmeno un decimo di distacco.

Il crono di 1:36.656 fatto segnare dacDerani è risultato essere anche il nuovo record sul giro a Daytona, avendo battuto di circa un secondo il precedente fatto registrare da Oliver Jarvis nel 2019.

Tutte e nove le GTP che hanno preso parte alla Qualifica sono riuscite comunque a scendere sotto il record di Jarvis, mostrando l’altissimo potenziale delle vetture LMDh e preannunciando che quest’anno diversi record sul giro verranno infranti.

Terza posizione per la Porsche 963 #7 di Felipe Nasr, a due decimi dalla Pole ed unica altra vettura sotto il muro dell’1:33 oltre alle due Cadillac.

Grandi passi in avanti per BMW, che con la #25 di Connor De Philippi è riuscita ad ottenere un’ottima seconda fila in quarta posizione, dopo essere stata per gran parte della sessione in pole provvisoria.

Un po’ più lente rispetto alle aspettative le due Acura, marchio vincitore lo scorso anno a Daytona, che hanno chiuso le qualifiche ottenendo il quinto e sesto posto rispettivamente con la #40 di Louis Deletraz e la #10 di Filipe Albuquerque.

Seguono le due seconde vetture di Porsche e BMW, con la #6 di Nick Tandy settima e la #24 di Jesse Krohn in ottava posizione.

Infine, nona piazza per la Porsche 963 #85 privata di JDC Miller MotorSports di Tijmen van der Helm, mentre la #5 di Proton non ha preso parte alla sessione di Qualifica a causa di un’uscita di pista e susseguente botto a muro proprio nell’ultima sessione di Libere poco prima dell’inizio della classificazione.

Nella classe LMP2, tanto per cambiare troviamo l’immancabile Ben Keating in prima posizione con l’Oreca 07 #2 di United Autosports con un tempo di 1:38.501.

Il pilota texano è riuscito a mettersi dietro la #52 di Nick Boulle portata in pista da Inter Europol e PR1/Mathiasen per appena un decimo di secondo; terza posizione di classe per la #04 guidata da George Kurtz del Team CrowdStrike Racing.

In GTD è stata la Porsche “Rexy#77 di AO Racing a conquistare la prim posizione con il figlio d’arte Seb Priaulx, precedendo le due Lexus di Vasser Sullivan, con la #14 in seconda posizione e la #12 in terza.

Ricordiamo che le due classi GTD Pro e GTD non fanno distinzioni nell’ordine della griglia durante la definizione delle posizioni per il via della gara.

La qualifica delle classi GTD Pro e GTD è stata inoltre notevolmente accorciata a causa di una bandiera rossa provocata dalla Porsche #92 di Kellymoss a pochissimi secondi dal via: quella che doveva essere una sessione di 15 minuti si è tramutata in una sprint di appena 7 minuti.

Prove cronometrate ok per il debutto delle nuove Chevrolet Corvette Z06, con la migliore delle quattro che ha chiuso in terza posizione tra le GTD Pro ed in nona posizione assoluta tra le GTD.

Meno convincente invece la qualifica delle nuove Ford Mustang GT3, che non hanno trovato passo e velocità, chiudendo tra le GTD Pro solo in nona e tredicesima piazza.

Cala il sipario così sui test del ROAR a Daytona in vista della 24 Ore: ben 59 vetture sono scese in pista tra venerdì, sabato e domenica, nel corso delle 6 sessioni di prove disponibili.

L’ultima attività in pista ha visto le squadre prendere parte alla sessione che ha deciso l’ordine di partenza per la gara della prossima domenica.

Ovviamente, trattandosi di prove e test tutti i risultati vanno presi con le dovute precauzioni e misure, nessuna vettura in classe GTP ha sofferto di particolari problemi di natura tecnica.

Dopo un anno agonistico alle spalle, le maggiori criticità che hanno fermato la corsa di alcune LMDh sembrano essere state archiviate.

In vista della Rolex 24 2024, Cadillac e Porsche paiono come le macchine che hanno qualcosa in più sulla concorrenza: la #31 di Action Express ha ripreso da dove aveva lasciato lo scorso anno, convincendo per costanza e velocità.

La #01 di Chip Ganassi Racing invece, dopo il terzo posto a Daytona lo scorso anno, nel weekend che arriva vorrà sicuramente puntare al gradino più alto del podio, riscattando anche una stagione 2023 molto sfortunata.

BMW potrebbe diventare un ostico avversario soprattutto sul lungo periodo nel corso della giornata di gara: il ruolo di “underdog” quest’anno potrebbe essere loro.

Quella che ha fatto sorgere qualche dubbio in più è stata Acura: d’altra parte sappiamo che la squadra di Wayne Taylor ha più volte dimostrato di essere in grado di vincere sul tracciato della Florida e quest’anno con due vetture le probabilità sono maggiori.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: Fast Car Photos

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