Storica vittoria di Porsche a Daytona nella Rolex 24.

Felipe Nasr, Dane Cameron, Matt Campbell e Josef Newgarden vincono la 62a edizione della 24 Ore di Daytona a bordo della Porsche 963 #7 di Penske, a seguito di un tiratissimo finale di gara contro la Cadillac #31 di Pipo Derani, Jack Aitken e Tom Blomqvist.

Sicuramente l’edizione 2024 sarà ricordata per il duello dell’ultima ora di gara tra la Porsche 963 di Felipe Nasr e la Cadillac V-Series.R di Tom Blomqvist, con sorpassi e contro sorpassi, duelli nei pit stop e le immancabili full course yellow delle corse IMSA.

Come spesso capita in occasione della 24 Ore di Daytona, tutto si è deciso nell’ultima ora di gara.  Ben 5 vetture risultavano a pieni giri in classe GTP, ma i veri contendenti per la vittoria finale sono state proprio la #7 Porsche 963 e la #31 Cadillac V-Series.R.

È stata infatti la sequenza di pit stop finali a dare il comando alla Porsche #7 di Nasr, che ha così conquistato la testa della corsa dopo che a 78 minuti dalla bandiera a scacchi la Cadillac #31 aveva effettuato un’impensabile sorpasso all’esterno di curva 1 sui rivali della casa di Stoccarda.

L’ultimo stint di guida di Nasr è stato però impeccabile, senza errori e gestendo bene il traffico delle GTD e delle LMP2.  La Cadillac di Blomqvist non ha potuto nulla nonostante si trovasse costantemente a circa un secondo di distacco.

Si tratta di un ritorno alla vittoria assoluta per il team di Roger Penske, il cui ultimo trionfo risaliva al lontano 1969.  Ma non solo, si tratta anche della prima vittoria assoluta per l’intero equipaggio della #7, oltre che della prima vittoria in una 24 Ore per la 963.

Sulla carta, dopo le sessioni di test del ROAR e le prove libere, Porsche e Cadillac erano quelle che sembravano avere un passo in più rispetto alle rivali di BMW ed Acura.

BMW è riuscita a chiudere la corsa con alcuni giri di ritardo, mostrando sicuramente passi avanti rispetto allo scorso anno ma avendo comunque la consapevolezza che qualcosa in più si poteva fare.  Come spesso si è visto nel corso della passata stagione è stata la #25 a risultare effettivamente più competitiva terminando in settima posizione, al contrario della #24 che invece è apparsa più in difficoltà, concludendo comunque ottava.

Anche Acura si presentava ai blocchi di partenza con parecchi dubbi: le due vetture di Wayne Taylor hanno riscontrato problemi soprattutto di natura elettrica, con la #10 costretta al ritiro dopo innumerevoli passaggi ai box.  La #40 ha conseguito alla fine a strappare un miracoloso terzo posto con Taylor, Deletraz, Herta e Button, riuscendo a sopravvivere anch’essa a diversi problemi di natura elettrica.

Di tutte e 10 le GTP presenti, le 4 Porsche 963 in griglia sono riuscite a concludere la gara, facendo vedere che i problemi di affidabilità della stagione passata paiono un lontano ricordo; assieme alla vittoria assoluta della #7, l’altra vettura di Penske, la #6, ha terminato in quarta posizione.  La gara di quest’ultima è stata segnata da parecchie penalità, ma, nonostante ciò, sono riuscite a rimanere in lotta per la vittoria sino alle fasi finali della 24 Ore.

Quinta e sesta posizione per le due Porsche private, rispettivamente di Proton Competition #5 e JDC-Miller Motorsports #85. Entrambe hanno disputato un’ottima corsa, ma non sono mai state realmente in lizza per la vittoria finale, mancando di passo e velocità.

Altra ritirata e grande favorita per la vittoria finale la Cadillac #01 di Chip Ganassi: purtroppo, pur essendo la vettura più veloce in pista nelle fasi iniziali di gara, la sfortuna dello scorso anno pare non averli abbandonati…

In classe LMP2 vittoria per l’Oreca 07 #18 di Era Motorsport, grazie all’impressionante guida del giovane Christian Rasmussen, pronto al debutto in Indycar nel 2024; seconda posizione per la #04 di CrowdStrike Racing, che con Malthe Jakobsen non è riuscita a completare l’attacco per il successo nei minuti finali.

Completa il podio la #74 di Riley, che è riuscita a respingere gli attacchi della #52 di Inter Europol e della #8 di Tower Motorsport.

La gara delle LMP2 si è dimostrata ancora una volta estremamente combattuta ed emozionante fino alla fine.

In classe GTD Pro vittoria per la Ferrari 296 #62 di Risi Competizione: la gara del quartetto Ferrari è stata di fatto perfetta, rimanendo tra le posizioni di testa per gran parte delle 24 Ore.  Dopo la 24 Ore del Nurburgring dello scorso anno, viene messa in bacheca anche la 24 Ore di Daytona (con la vittoria di classe):  chissà se in futuro il team di Risi non voglia puntare al trionfo assoluto.

Seconda posizione per la Porsche #77 di AO Racing, che partendo dalla pole position è stata l’unica altra vettura a pieni giri e con reali possibilità di vittoria assieme al Cavallino Rampante.  Terza posizione, infine, per la BMW M4 #1 di Paul Miller Racing, che ha dovuto abbandonare le speranze di successo a poche ore dalla bandiera a scacchi.

In classe GTD vittoria per la Mercedes-AMG #57 di Winward Racing; anche qui troviamo ben 2 Ferrari 296 a podio, con la #21 di AF Corse in seconda posizione e la #34 di Conquest Racing terza.  Ottima anche la prestazione della Ferrari #023 di Triarsi Competizione, giunta quarta.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: Team Pics

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