L’ultimo ballo del califfo Verstappen.

La stagione 2023 di Formula 1 termina come è iniziata, sul circuito di Yas Marina a vincere è come al solito Max Verstappen, la RedBull manda in pensione la RB19 ben sapendo di aver realizzato la monoposto più vincente della storia.  Per il Campione del Mondo è il successo numero 19 in stagione, in un GP dove si sono visti distacchi contenuti per la prima metà di gara, ma decisamente sufficienti a far sì che Max non sia mai stato minimamente impensierito da alcuno.

La seconda posizione di Charles Leclerc dice tanto e nulla allo stesso tempo, il monegasco in partenza ha provato in ogni modo a sopravanzare il 3 volte iridato, ma nulla ha potuto contro il dominio incontrastato del califfo orange e del suo destriero.  Mi viene da dire che la Rossa numero 16 abbia ottenuto il massimo in questa occasione, Leclerc ci ha messo tanto del suo per mettere la vettura in prima fila, ma anche per mantenere sino alla bandiera a scacchi la sua piazza d’onore.

Una giornata positiva per lui e una buona prospettiva per il futuro; la stessa cosa non si può dire per Carlos Sainz, dopo la brutta Qualifica parte dietro, gli viene montata alla partenza la mescola Hard, ma viene richiamato troppo presto ai box per cambiare gli pneumatici,ed a pochi chilometri dalla conclusione per smarcare la gomma Media, ma oramai la frittata è stata fatta: ritirato, mai in lotta per una posizione dignitosa, in sostanza ha girato senza mai avere passo, questo purtroppo ha precluso alla Ferrari di poter lottare per la classifica Costruttori, dove Ferrari chiude in terza posizione con 3 punti di ritardo dalla Mercedes.

Buona la gara di George Russell, la Mercedes va via da Abu Dhabi forte della seconda posizione nel Mondiale marche, guadagnata grazie agli ottimi piazzamenti di Lewis Hamilton nella prima metà dell’anno, a parte la gara di Austin la W14 è sembrata performare meno rispetto a quanto mi aspettassi.

Indubbiamente il focus è spostato sulla macchina del 2024, ma c’era da aspettarsi qualcosa in più nella seconda parte di stagione visti i continui aggiornamenti apportati alla monoposto.  Lewis Hamilton chiude al nono posto, una posizione poco nobile per un campione vero come lui, ma sono sicuro che l’anno che verrà sarà pronto a lottare con una W15 decisamente diversa dalla vettura attuale.

A deludere sono state le McLaren, mi sarei aspettato molto di più da Lando Norris ed Oscar Piastri.  Quanto di buono fatto vedere dal GP d’Austria in poi relega la MCL60 a reale seconda forza in campo ed il tracciato degli Emirati possiede caratteristiche tecniche che ben si adattano al potenziale della monoposto di Woking.

Le due vetture di Norris e Piastri non hanno mai avuto il passo per stare lì con i primi tre, a livello personale li ritenevo gli arbitri della sfida Mercedes-Ferrari.

Con la presentazione eccellente di ieri Fernando Alonso si assicura la quarta posizione in Campionato a pari punti con Charles Leclerc, un Mondiale che lo ha visto quasi sempre a podio prima che l’Aston Martin perdesse la rotta degli sviluppi da apportare alla AMR23: sempre un grande il buon Fernando!

Eccellente la prestazione di Yuki Tsunoda, il samurai giapponese ha concluso in ottava posizione una gara tutta d’attacco, che lo ha visto anche occupare la prima posizione per via della girandola dei Pit Stop.  È arrivata la conferma di un ragazzo che può fare molto bene se messo nelle condizioni giuste per esprimere la migliore performance.

Si chiude un annata pazzesca, con tante, direi troppe gare.  Le squadre sono arrivate ad Abu Dhabi dopo circa 20 ore di volo dal Nevada, i tecnici e le maestranze dei vari garages erano molto stanchi, ed in tanti hanno dovuto ricostruire anche qualche macchina incidentata.

La logistica è importante in Formula 1, ci sarebbe da rivedere la disposizione in calendario di alcune tappe.  Il mio augurio è di poter assistere ad un 2024 più combattuto, iniziando a pensare alla rivisitazione di un regolamento che è troppo complicato anche per chi lavora, figuriamoci per gli appassionati che guardano da casa.

Ci vediamo dunque il prossimo anno!

Scritto da Alessandro Rossi

Foto: ©HasanBratic

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